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Luca avrà un figlio o una figlia?
13/10/2022
Ciao,
ieri sera Luca, il proprietario del bar in qui pranzo abitualmente, mi ha mandato il video del Gender Reveal Party, la festa che sempre più persone organizzano per comunicare ad amici e parenti se il nascituro sarà maschio o femmina.
Il rito attorno al quale è costruito l’evento, nella sua versione più comune, consiste nel bucare un grosso palloncino che, nel momento dell’esplosione, inonda la stanza di coriandoli azzurri o rosa rivelando così a tutti i presenti, con un botto, il sesso del bimbo.
Io avevo scommesso 10 euro contro 50 che sarebbe stato maschio e nell’ultima mail avevo difeso la bontà della mia decisione (se ti sei perso la mail, la recuperi qua ).
Dicevo, ieri sera ho scoperto il sesso.
Prima di dirtelo, però, vorrei fare con te un esercizio, che credo possa esserti utile e ha lo scopo di:
→non lasciare che l’esito di una decisione influenzi il tuo giudizio sulla qualità della decisione stessa
Lo so che stai pensando “Ecco, ha perso la scommessa”.
Aspetta.
Un giocatore punta 100 euro sul rosso alla roulette, esce il rosso e incassa 200 euro. Al giocatore è andata bene ma ha corso un rischio sconveniente, in un certo senso ha fatto male.
Diego scommette 10 euro contro 50 sul fatto che il figlio di Luca sarà maschio e invece si scopre che è una femmina. A Diego è andata male ma ha corso un rischio conveniente, in un certo senso ha fatto bene.
Al di là del metro che usiamo per giudicare la qualità di una decisione, c’è un fatto:
→la qualità della decisione e il suo esito sono due cose distinte che facciamo difficoltà a tenere separate
Pensaci.
Alla domanda “Ha fatto bene Diego a scommettere 10 euro contro 50 con Luca?” la risposta più naturale potrebbe essere “E che ne so?! Vediamo se vince!”
La domanda “Ha fatto bene Diego a scommettere 10 euro contro 50 con Luca?” richiede di esprimere un giudizio sulla qualità della decisione di Diego. Ma noi, che non conosciamo ancora l’esito, non riusciamo proprio a rispondere.
→Abbiamo bisogno di conoscere l’esito per esprimere un giudizio sulla decisione
Ma non ha senso.
→La bontà di una decisione può essere valutata solo sulla base delle informazioni disponibili nel momento in cui la decisione viene presa.
E l’esito della decisione chiaramente non è una di quelle.
E l’esito della decisione chiaramente non è una di quelle.
Nelle scienze cognitiva, questo automatismo si chiama errore del risultato ed è, appunto, l’errore che commettiamo quando sostituiamo la domanda
“Ha preso una buona decisione?”
con la domanda
“L’esito di quella decisione è stato buono?”
Vedrai, appena ti dirò l’esito della scommessa, ti partirà l’errore del risultato: se ho perso, penserai che ho fatto male, se ho vinto penserai che ho fatto bene.
→Ecco l’esercizio:
decidi ora se ho fatto bene o no a correre quel rischio. E quando ti partirà l’automatismo, prova a osservare come influenzerà il tuo giudizio.
decidi ora se ho fatto bene o no a correre quel rischio. E quando ti partirà l’automatismo, prova a osservare come influenzerà il tuo giudizio.
Poi, se ti va, dimmi come è andata.
Ora te lo dico 😉
Il palloncino del Gender Reveal è esploso in una miriade di coriandoli…
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rosa, sarà femmina!
Sono felice per Luca, un po’ meno per la mia scommessa.
Mi è andata male.
Ma ho fatto bene.
Però fa male lo stesso 😉
Ciao, Diego
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