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Come in un film di Christopher Nolan | 21/05/2024
Immagino proprio di sì.
Quello che non immaginavo, però, è che ci riescono anche le api.
Un gruppo di ricerca australiano, infatti, ha scoperto che le api sono in grado di distinguere le pennellate impressioniste da quelle cubiste, e più in generale riescono a distinguere uno stile pittorico dall’altro.
Per decidere quanto credere a ogni affermazione in cui ci imbattiamo, la nostra mente valuta diversi aspetti come:
Ma la cosa più interessante è che la mente fa tutto questo in automatico e in un frazione di secondo, restituendoci un grado di fiducia nel fatto che l’affermazione in cui ci siamo appena imbattuti sia vera.
Ecco, me lo dici il grado di fiducia che la tua mente ha assegnato all’affermazione che ho fatto sulle api, all’inizio? Prova a esprimere quella fiducia con un numero tra 0 e 10, dove 0 significa che quella storia secondo te è certamente falsa, e 10 che è certamente vera.
Fatto?
Bene.
Seconda, e ultima, domanda.
Mi spiego. Quando hai risposto alla prima domanda, poco fa, hai prodotto un numero e, nel farlo, potresti aver avuto più o meno dubbi. Ecco, vorrei conoscere proprio questo, il tuo grado di sicurezza nella valutazione di prima, sempre da 0 a 10, dove 0 significa che la verità è che non ne avevi la minima idea e hai detto un numero a caso o quasi, mentre 10 significa che non avevi dubbi e quel numero non lo avresti cambiato con un altro.
Fatto?
Bene.
Questo secondo numero si chiama sicurezza epistemica e se sei maschio, facilmente hai pensato a qualcosa di vicino a 8, mentre se sei femmina, è facile che tu abbia pensato a un numero più piccolo.
Ci ho azzeccato?
La verità è che ci tenevo a farti leggere il report “Disinformazione a scuola” del gruppo di ricerca Scuola Digitale dell’Università Vita-Salute San Raffaele, con cui collaboriamo da qualche anno.
Il report è il risultato di più di un anno di ricerca condotta in 18 scuole italiane, una sorta di fotografia di alcuni fenomeni legati al consumo di notizie digitali da parte di studenti in età adolescenziale.
Nel report si parla di disinformazione, ma non solo. Potrai scoprire se la storia delle api è vera, ma troverai anche dati interessanti – e difficili da reperire altrove – sull’uso di smartphone e social network, sulla sfiducia nella scienza e la correlazione con le tendenze complottiste, e sul cosiddetto confidence gap ovvero sulla differenza di fiducia in se stessi che esiste tra i due generi e che mi ha portato a scommettere, poco fa, sulla tua, di sicurezza.
Da settembre il gruppo di ricerca ripartirà con una nuova raccolta dati, con interventi migliorati nei contenuti e offrendo formazione docenti e progetti di peer-education. Se sei una o un docente e vuoi partecipare, o anche solo avere più informazioni, invia un’email a scuoladigitale@unisr.it o chiama il numero 3201433681. La partecipazione al progetto è gratuita ed è integrabile nei programmi di Educazione Civica e Cittadinanza Digitale.
Scusa un attimo.
La sicurezza epistemica, il confidence gap, il report di un progetto di ricerca, … e se mi fossi inventato tutto, magari facendo attenzione a far apparire verosimile ogni affermazione?
Potrei lasciarti così, come nel finale di Inception di Christopher Nolan.
E invece no.
C’è chi sostiene che dobbiamo sempre verificare tutto, ma mi sembra una tesi un po’ forte: abbiamo il lavoro, i figli, gli hobby. In fondo neanche tu hai interrotto la lettura di questa mail per andare a cercare sul web “sicurezza epistemica” o “confidence gap”.
Per evitare di credere a una informazione falsa, ci sono alcune semplici azioni da compiere, azioni di cui parla proprio il progetto Scuola Digitale nei suoi interventi: una di queste è attingere da fonti di cui abbiamo imparato a fidarci.
Ecco, se sei arrivato fin qui e ti sei fidato di quello che ti ho detto, allora forse siamo una delle tue fonti di fiducia. Quindi, nel rassicurarti sul fatto che cazzate (almeno in questa mail) non credo di averne dette, ti ringrazio della tua fiducia.
Ciao,
Diego
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Alla fine non solo sei riuscitə a entrare nel sito, ma sei arrivatə anche fino in fondo
Quell’equazione che così tanto spaventava è in realtà soddisfatta per qualsiasi valore di x
Qualsiasi sia stata la tua risposta, quindi, era giusta
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